Il 27 ottobre 2011 ad Assisi si è celebrato il 25° anniversario della Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia, importante momento di confronto interreligioso istituito nel 1986 da Giovanni Paolo II. In quell’occasione trecento delegati di tutte le religioni mondiali hanno condiviso un solenne impegno di pace e tolleranza affinché non vi sia “mai più violenza in nome della religione”.
Anche per questo, e non solo, la città di san Francesco è simbolo di pace nel senso più alto e attuale della parola: un luogo di integrazione che spinge a comprendere la necessità di relazione con il mondo e la diversità.
In continuità storica e intellettuale con la grande esperienza di fraternità vissuta nella Giornata di Assisi, questo libro invita a coltivare il sogno di una realtà in cui si possa vivere l’uno insieme all’altro e non contro l’altro.
In particolare, il saggio di Rocco Buttiglione riflette sull’eredità francescana e la sua valenza nel contemporaneo; quelli di Massimo Borghesi analizzano la complessità del mondo di oggi segnato dal multiculturalismo proponendo alcune possibilità di lettura alla luce della fede e della ragione. Cristina Demezzi evidenzia come per capire bene Francesco d’Assisi nelle sue relazioni con il mondo bisogna comprendere il senso della preghiera, perché è attraverso la preghiera che egli ha acquisito tutto ciò che lo ha reso simbolo di dialogo e pace. Zdzisław J. Kijas approfondisce come Francesco comprenda l’importanza dello stupore, come egli si sia confrontato con le diverse delle culture del suo tempo.
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